"Past Presence"
Opens on Tuesday, March 4,  6-8PM
Closes on Thursday, March 27

It is with great pleasure that we present the exhibition Past Presence, with the works of Lucy Clink. The exhibition honors Lucy, a professor of photography, and occasionally of drawing and painting, at Temple University Rome for many years. But it is also my homage to a dear colleague, a friend, a pal. Lucy and I met on the day that we both began our teaching careers, at St. Stephens School, she in painting and me in art history. From that day, our paths overlapped, ran parallel, diverged, but never went off course. Lucy juggled a busy academic career as she pursued her research as an artist, bringing her creativity to the classroom. Lucky students!

Here at Temple Rome is where we forged lasting memories. Lucy taught in the morning and by the time I got to School for my afternoon class, she was on her way out. A smile and a wave. In the Gallery of Art is where we had our boldest interactions. Lucy participated in several group shows over the years, in numerous editions of the Tiny Biennale, in Inside/Outside, and in the yearly Faculty Exhibition, to cite just a few. I would go to her studio, at Temple Rome or in her home, to look at the work and help her make a selection. My memory is of the anticipation and excitement of seeing new paintings or recent photographs, or the prop or still life at the root of the work. My personal collection is enriched by several paintings and photographs; as I often say about collecting: works that I just could not live without.

With this exhibition, we reflect on Lucy as a photographer and as a painter. The works are a personal selection of her vast and powerful output, installed in the three rooms of the Gallery of Art, as they might be hung in her studio: gathered by subject, size, or simply because they work well together. We see her reflecting on the things that are important to her art practice. She visits churches and historical monuments, museums, galleries and great collections; she walks along streets, public squares, parks and flea markets; she is struck by the urban fabric of Rome, the local neighborhoods, the architecture. And she gathers images, objects, fragments of her vivid imagination. These experiences translate into imagery, and the perception of the chromatic and of geometry as they are translated in her work. We become quickly aware of the unreliability of the images as a recording of reality. The artist moves freely between the elements of the composition, with a total irreverence for pure imitation. She gathers disparate objects, creates improbable spaces, captures an intangible light and an impossible perspective. An impalpable light touches and lingers or illuminates the composition and layered or barely veiled shadows describe the solids and the voids. This is art handled by the expert gaze and hand of an artist of multiple skills and a deep dedication to her art practice.
 

About the artist
Lucy Clink is a long time Rome resident originally from the U.S. She has taught drawing, painting and photography for a variety of educational institutions in Rome. Her studio practice has always been focused on those three areas more or less in parallel. The photographic studios at Temple University Rome allowed for many years of experimentation and growth in the classroom and in the darkroom. The paintings, which are observation based, have been the fruit of continuing practice in her studio. Her work has been exhibited in numerous group and one-person exhibitions in Italy and in the U.S. She has been a fellow at Millay Colony in the U.S, The Civitella Ranieri Foundation in Umbria and the Virginia Museum of Fine Arts, Richmond. She has an M.F.A from the Tyler School of Art and Architecture, Philadelphia (PA).

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È con grande piacere che presentiamo la mostra Past Presence, con le opere di Lucy Clink. La mostra rende omaggio a Lucy, docente di fotografia presso la Temple University Rome da molti anni. Ma è anche il mio tributo a una cara collega e amica. Lucy e io ci siamo incontrate il giorno in cui entrambe abbiamo iniziato le nostre carriere di insegnanti, alla St. Stephen's School a Roma: lei in pittura e io in storia dell’arte. Da quel giorno, i nostri percorsi si sono sovrapposti, hanno corso paralleli, si sono incrociati, ma non si sono mai persi. Lucy ha saputo destreggiarsi tra una carriera accademica intensa e la sua ricerca come artista, portando la sua creatività in aula. Che fortuna per gli studenti!

Qui alla Temple University Rome è dove abbiamo creato ricordi duraturi. Lucy insegnava al mattino e, quando io arrivavo a scuola per le mie lezioni pomeridiane, lei stava già uscendo. Un sorriso e un cenno della mano. Nella Gallery of Art è dove abbiamo avuto le nostre interazioni più creative. Lucy ha partecipato a numerose mostre collettive nel corso degli anni: in diverse edizioni della Tiny Biennale, in Inside/Outside e nella mostra annuale del corpo docente, per citarne solo alcune. Andavo nel suo studio, alla Temple University Rome o a casa sua, per osservare le sue opere e aiutarla nella selezione. Il ricordo è quello dell’attesa e dell’emozione di vedere nuovi dipinti o fotografie recenti, oppure il soggetto o la natura morta alla base del lavoro. La mia collezione personale è arricchita da diversi suoi dipinti e fotografie; come spesso dico riguardo al collezionare: opere senza le quali non potrei vivere.

Con questa mostra, riflettiamo su Lucy come fotografa e come pittrice. Le opere sono una selezione personale della sua vasta e potente produzione, installate nelle tre sale della Gallery of Art, come potrebbero essere disposte nel suo studio: raccolte per tema, dimensione o semplicemente perché funzionano bene insieme. Vediamo Lucy riflettere sulle cose importanti per la sua pratica artistica. Visita chiese e monumenti storici, musei, gallerie e grandi collezioni; cammina lungo strade, piazze, parchi e mercatini. Rimane colpita dal tessuto urbano di Roma, dai quartieri locali, dall’architettura. E raccoglie immagini, oggetti, frammenti della sua vivida immaginazione. Queste esperienze si traducono in immagini, nella percezione del cromatismo e della geometria così come vengono tradotte nel suo lavoro. Diventiamo rapidamente consapevoli dell’inaffidabilità delle immagini come registrazione della realtà. L’artista si muove liberamente tra gli elementi della composizione, con totale irriverenza verso la pura imitazione. Raccoglie oggetti disparati, crea spazi improbabili, cattura una luce intangibile e una prospettiva impossibile. Una luce impalpabile tocca e indugia o illumina la composizione, e ombre stratificate o appena velate descrivono i solidi e i vuoti. Questa è arte trattata con lo sguardo esperto e la mano di un’artista dalle molteplici competenze e una profonda dedizione alla sua pratica artistica.

L'artista
Lucy Clink è una residente di lunga data a Roma, originaria degli Stati Uniti. Ha insegnato disegno, pittura e fotografia in diverse istituzioni educative a Roma. La sua pratica artistica è sempre stata focalizzata su queste tre aree, più o meno in parallelo. I laboratori fotografici presso la Temple University Rome le hanno permesso di sperimentare e crescere per molti anni sia in aula che in camera oscura. I dipinti, che si basano sull'osservazione, sono il frutto di una pratica continua nel suo studio. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e negli Stati Uniti. È stata borsista alla Millay Colony negli Stati Uniti, alla Fondazione Civitella Ranieri in Umbria e al Virginia Museum of Fine Arts, a Richmond. Ha conseguito un M.F.A. presso la Tyler School of Art and Architecture, a Philadelphia (PA).

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For more information: Shara Wasserman, Director of Exhibitions: shara@temple.edu