Imago Refracted
Curated by Stefania Marino

Exhibition Opening
Tuesday, October 15th
6:00 pm- 8:00 pm

"Imago Refracted" explores the intricate processes of reshaping and recontextualizing identities and perceptions. The term "imago" represents an idealized or fully realized image, while "refraction" refers to the bending and scattering of light, revealing layers of hidden meanings. This exhibition critically assesses the continuous transformation of images and identities through the prisms of time, experience, and perception. By delving into these refracted images, the exhibition prompts viewers to contemplate the fluidity and complexity of self-perception and identity.

Emily Foster, also known as Lemon, believes that objects achieve permanence through the subjective experience of the spectator, viewing the act of looking as both sacred and transformative. Her work, characterized by subtle shifts in color, tone, shadow, and texture, explores complex philosophical concepts and the interplay between Object and Subject, making viewers aware of their role in perception.

Jes Gamble, inspired by personal reflections and experiences, creates artworks that express the human journey. Gamble's exploration of the human form delves into the subconscious, capturing emotions and memories from different walks of life. Her art invites introspection and empathy, portraying the vulnerability and beauty of the human experience.

"Imago Refracted" encourages viewers to reflect on how identities are constructed and perceived, highlighting the fluidity of self-perception. It prompts a deeper engagement with art and an understanding of the observer's role in shaping meaning.

As the curator Stefania Marino explains, “I met Emily Foster at the Barnes Foundation, when we worked closely together. Our shared empathy for human struggle and mutual appreciation for

Italian culture—rooted in her exchange program through Temple University—formed the basis of a lasting friendship.

While in Philadelphia, a short time after having left the Barnes, I encountered Jes Gamble at the opening of the Artemis Contemporary. Our immediate connection and deepening admiration for her evocative art added another layer to my curatorial vision for the exhibition in Rome.

It felt like an easy decision to include these two artists in an exhibition; I recognized that Emily and Jes, though approaching similar themes from different perspectives, would create a compelling dialogue. Their combined works offer a profound exploration of the human experience, inviting viewers to engage deeply with themes of identity, perception, and existence.”

Bios

Stefania Marino was born in Colombia, and moved to the United States with adoptive Italian parents. Growing up between the United States and Italy, she was immersed in a vibrant blend of cultures that profoundly shaped her world view. This diverse upbringing, combined with the profound influence of her mother nurtured her love for art. Her studies in art and her time with fellow creatives led her to a place where art became a sanctuary, allowing her to fully express herself and find solace in the complexities of the experiences of others. Stefania Marino studied at the University of the Arts London. She worked briefly at the Barnes Foundastion in Philadelphia, and later collaborated on a project to open a new Gallery in Philadelphia in Oct. 2023.

Originally from Memphis, Tennessee, Jes Gamble is an interdisciplinary artist known for exploring the intersections of various mediums. They graduated with a Bachelor of Fine Arts in Painting and Drawing from Penn State University in 2006 and went on to receive a Master of Fine Arts from the Pennsylvania Academy of the Fine Arts in 2011. Jes Gamble has exhibited at a number of prestigious galleries and museums including exhibiting at, The Musée d'Art Moderne de Paris, 2018. Drawing inspiration from a range of sources, including personal reflections and human experiences, Jes Gamble creates artworks that serve as visual expressions of the human journey. Their exploration of the human form goes beyond the physical, delving into the realms of the subconscious and the intangible aspects of our existence

Emily Foster, aka Lemon, is an interdisciplinary artist and educator living in Philadelphia, PA, USA. She studied abroad at Temple University Rome in Spring 2019. While there, she frequented Piazza Navona to play chess. She currently works at the Barnes Foundation as a Gallery Specialist, where she researches and gives talks to the public on the collection.

Her work is born out of the explosive enthusiasm she feels when making sense of a new way to explain the experience of being alive in a self-conscious body. This body of work is made up of quiet spectacles, with subtle shifts in color, tone, shadow, and texture. The concepts for these pieces were derived from grasping at text and video on phenomenological and feminist philosophy and critical media studies.

For more information: Shara Wasserman, Director of Exhibitions: shara@temple.edu

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"Imago Refracted" esplora gli intricati processi di rimodellamento e ricontestualizzazione di identità e percezioni. Il termine "imago" rappresenta un'immagine idealizzata o completamente realizzata, mentre "rifrazione" si riferisce alla curvatura e alla dispersione della luce, rivelando strati di significati nascosti. Questa mostra valuta criticamente la continua trasformazione di immagini e identità attraverso i prismi del tempo, dell'esperienza e della percezione. Addentrandosi in queste immagini rifratte, la mostra spinge gli spettatori a contemplare la fluidità e la complessità dell'autopercezione e dell'identità.

Emily Foster, nome d’arte Lemon, ritiene che gli oggetti raggiungano la permanenza attraverso l'esperienza soggettiva dello spettatore, considerando l'atto del guardare sia sacro che trasformativo. Il suo lavoro, caratterizzato da sottili cambiamenti di colore, tono, ombra e consistenza, esplora complessi concetti filosofici e l'interazione tra Oggetto e Soggetto, rendendo gli spettatori consapevoli del loro ruolo nella percezione.

Jes Gamble, ispirata da riflessioni ed esperienze personali, crea opere d'arte che esprimono il viaggio umano. L'esplorazione della forma umana di Gamble si addentra nel subconscio, catturando emozioni e ricordi da diversi percorsi di vita. La sua arte invita all'introspezione e all'empatia, ritraendo la vulnerabilità e la bellezza dell'esperienza umana.

"Imago Refracted" incoraggia gli spettatori a riflettere su come le identità vengono costruite e percepite, evidenziando la fluidità dell'autopercezione. Stimola un coinvolgimento più profondo con l'arte e una comprensione del ruolo dell'osservatore nel dare forma al significato.

Come spiega la curatrice Stefania Marino, "Ho incontrato Lemon alla Barnes Foundation, quando abbiamo lavorato a stretto contatto. La nostra comune empatia per le lotte umane e il reciproco apprezzamento per la cultura italiana, radicati nel suo programma di scambio presso la Temple University, hanno costituito la base di un'amicizia duratura.

Mentre ero a Philadelphia, poco tempo dopo aver lasciato il Barnes, ho conosciuto Jes Gamble all'inaugurazione dell'Artemis Contemporary. Il nostro immediato legame e la crescente ammirazione per la sua arte evocativa hanno aggiunto un altro strato alla mia visione curatoriale per la mostra a Roma.

Mi è sembrata una decisione facile quella di includere queste due artiste in una mostra; ho riconosciuto che Emily e Jes, sebbene affrontassero temi simili da prospettive diverse, avrebbero creato un dialogo avvincente. Le loro opere combinate offrono una profonda esplorazione dell'esperienza umana, invitando gli spettatori a impegnarsi profondamente con temi di identità, percezione ed esistenza".

Biografie

Stefania Marino è nata in Colombia e si è trasferita negli Stati Uniti con genitori adottivi italiani. Cresciuta tra gli Stati Uniti e l'Italia, è stata immersa in un vivace mix di culture che ha profondamente plasmato la sua visione del mondo. Questa educazione diversificata, unita alla profonda influenza di sua madre, ha nutrito il suo amore per l'arte. I suoi studi in arte e il tempo trascorso con altri creativi l'hanno portata in un luogo in cui l'arte è diventata un santuario, consentendole di esprimersi pienamente e trovare conforto nelle complessità delle esperienze altrui. Stefania Marino ha studiato alla University of the Arts di Londra. Ha lavorato brevemente alla Barnes Foundation di Philadelphia e in seguito ha collaborato a un progetto per l'apertura di una nuova galleria a Philadelphia nell'ottobre 2023.

Originaria di Memphis, Tennessee, Jes Gamble è un'artista interdisciplinare nota per esplorare le intersezioni di vari media. Si sono laureati in Belle Arti in Pittura e Disegno presso la Penn State University nel 2006 e hanno continuato a ricevere un Master of Fine Arts dalla Pennsylvania Academy of the Fine Arts nel 2011. Jes Gamble ha esposto in numerose gallerie e musei prestigiosi, tra cui il Musée d'Art Moderne de Paris, nel 2018. Traendo ispirazione da una serie di fonti, tra cui riflessioni personali ed esperienze umane, Jes Gamble crea opere d'arte che fungono da espressioni visive del viaggio umano. La loro esplorazione della forma umana va oltre il fisico, addentrandosi nei regni del subconscio e negli aspetti intangibili della nostra esistenza

Emily Foster, nome d’arte Lemon, è un'artista e un'educatrice interdisciplinare che vive a Philadelphia, PA, USA. Ha studiato all'estero alla Temple University di Roma nella primavera del 2019. Mentre era lì, frequentava Piazza Navona per giocare a scacchi. Attualmente lavora alla Barnes Foundation come Gallery Specialist, dove fa ricerche e tiene conferenze al pubblico sulla collezione. Il suo lavoro nasce dall'entusiasmo esplosivo che prova quando cerca di dare un senso a un nuovo modo di spiegare l'esperienza di essere vivi in ​​un corpo autocosciente. Questo corpus di opere è costituito da spettacoli silenziosi, con sottili cambiamenti di colore, tono, ombra e consistenza. I concetti alla base di questi pezzi sono stati ricavati dall'analisi di testi e video sulla filosofia fenomenologica e femminista e sugli studi critici sui media.

Per maggiori informazioni: Shara Wasserman, Director of Exhibitions: shara@temple.edu